D di DISEGNO DI FORME

E’ una geometria viva che coinvolge tutto l’essere del bambino sviluppando l’intelletto attraverso un fare attivo: gli allievi percorrono le forme nello spazio, le tracciano con grandi movimenti nell’aria e alla lavagna, le segnano sul foglio con un dito ed infine le riproducono sulla carta. Fin dalla prima classe l’allievo può fare esperienza delle forme archetipiche (linea retta e curva) attraverso il movimento fino ad averne un vivo senso interiore che potrà poi fissare sul foglio. Ne scopre le diverse direzioni e forze d’intensità, le infinite variazioni e combinazioni e comprende che tutto il mondo intorno a noi prende forma da questi due basilari elementi. Si prosegue con il disegno dinamico e con la metamorfosi delle forme fino al loro rovesciamento, aiutando così una corretta lateralizzazione dell’allievo. Nelle ultime classi si esercitano e si creano sempre più complessi intrecci (nodi celtici e longobardi). Il disegno di forme diventa così il preludio nonché la sorgente dell’insegnamento della geometria nelle classi successive. Attraverso questa materia i bambini esercitano una serie di funzioni legate ai singoli organi di senso e al loro coordinamento. Oggi sappiamo dalla psicologia dello sviluppo che la formazione delle capacità di movimento è fondamentale per le facoltà psichiche che si dispiegano più tardi. Il disegno di sequenze, cioè di forme che gradualmente mutano in altre, sviluppa nell’allievo flessibilità di pensiero e la comprensione che il mondo intorno a lui (ed egli stesso) è in continuo mutamento. Questi pensieri che non vengono mai discussi, ma solo portati come immagini e disegnati come gesti, aiuteranno più avanti a capire i principi delle trasformazioni e lo stesso sviluppo interiore dell’allievo.